
Torino Città dei Diritti

Tre categorie di torinesi in questo momento sono private dei loro diritti fondamentali: i carcerati, gli stranieri e coloro che lavorano in condizioni di semi-schiavitù.
Per i primi la proposta concreta che porterò avanti è quello di considerare il carcere (e il famigerato CPR di corso Brunelleschi) come un quartiere di Torino a tutti gli effetti, inserito nel tessuto sociale e lavorativo della città allo stesso modo degli altri; il reinserimento sociale del detenuto infatti inizia già durante il periodo di carcerazione e deve essere accompagnato e protetto per evitare le recidive.
Per i secondi è indispensabile applicare il principio che chiunque di fatto viva a Torino non solo sia soggetti ai medesimi doveri ma abbia anche i medesimi diritti; per evitare che esistano cittadini di serie A (quelli con la cittadinanza) e di serie B (quelli senza cittadinanza) mi adopererò per una sanatoria generale e incondizionata, offrendo la cittadinanza a tutti coloro che vivono nella nostra città.